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Impastatrice per pane professionale: 5 impasti per sorprendere i tuoi clienti

Il pane è da sempre un elemento di vitale importanza nella dieta dell’uomo. In passato era composto da un semplice miscuglio tra farina e acqua, con l’avvento della modernità l’impasto è stato arricchito da elementi importati come lievito e sale.

A subire un cambiamento, nel corso del tempo, è stato anche il modo di lavorare: ora ad affiancare il panettiere vi è la sua fedele impastatrice

Diventata di comune utilizzo, scopriamo ora come utilizzarla preparando 5 impasti per sorprendere i tuoi clienti.

Scegliere gli ingredienti giusti 

Viene naturale chiedersi perché avvicinarsi a nuovi tipi di ricette e la spiegazione la si può trovare direttamente nelle opinioni dei consumatori che richiedono preparati sempre più particolari.

A fare la differenza, oltre all’utilizzo di un’ottima impastatrice per pane, sono soprattutto gli ingredienti. Un panettiere attento nello scegliere la composizione del proprio impasto preferito considererà la qualità di tutti gli elementi. Per poter sperimentare è necessario avere ben chiara la funzione dei componenti base:

  • Acqua

L’acqua, oltre ad avere la giusta quantità di minerali ed essere quindi leggera, funge da collante fra la farina e il lievito, aiutando a sciogliere il sale e a migliorare la sua distribuzione. Per essere utilizzata correttamente contano la temperatura e la quantità inserita.

  • Sale

Il sale contribuisce a dare sapore al pane e può presentarsi sotto forma di grana grossa o di grana fine. Nel primo caso va lavorato con più accuratezza, in modo che non lasci residui, ma contribuisce a dare la giusta colorazione, ossia mollica bianca dentro e crosta dorata fuori. Il secondo tipo è più indicato perché si scioglie facilmente in acqua, senza lasciare residui. In entrambi i casi va aggiunto all’inizio della lavorazione in quanto facilita la stessa.

  • Lievito

Il lievito agisce aumentando il volume dell’impasto, si tratta di una cellula vivente. Il tipo che viene principalmente utilizzato è quello di carbonica.

  • Farina

Disponibile in diverse tipologie e da essa dipendono le caratteristiche principali del pane, oltre al suo gusto finale. Inizialmente venivano utilizzate farine più pure, ma negli ultimi anni si preferiscono farine meno raffinate o integrali proprio per i loro apporti benefici nel rallentare il processo di aumento della glicemia.

5 impasti sorprendentemente gustosi da proporre ai tuoi clienti

Gli ingredienti del pane sono semplici, ma non altrettanto elementare è lavorarne la composizione in modo da formare il prodotto nel miglior modo possibile. Nonostante la ricetta sia da sempre diffusa, diverse sono le varianti che hanno preso piede nel corso degli anni, così da rendere questa ricetta sempre attuale e la protagonista a tavola. 

Come rimanere quindi al passo con i tempi senza dimenticare la tradizione? Basta aggiungere nuovi ingredienti e riprendere vecchie ricette.

Esploriamo quindi diverse proposte di impasti sfiziosi da preparare con l’impastatrice per pane professionale per sorprendere i tuoi clienti:

  1. Impasto per pane integrale alle noci;
  2. Impasto per pane nero di Castelvetrano;
  3. Impasto pane di castagne;
  4. Impasto pane di solina;
  5. Impasto per pane alla curcuma.

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1. Impasto per pane integrale alle noci

Partiamo con qualcosa di semplice, ma sfizioso: si tratta di una ricetta gustosa dal sapore semplice e dalla consistenza rustica. 

La farina integrale conferisce un gusto deciso ed un corretto apporto di fibre ad ogni composto, mentre le noci rendono la consistenza a tratti croccante.

Le noci sono ricche di sali minerali, come potassio e calcio, oltre ad essere un’ottima fonte di proteine vegetali. Contengono inoltre melatonina naturale che aiuta a regolare i cicli del sonno

Questa ricetta può essere utilizzata sia per realizzare pane che panini, data la consistenza soffice e il suo gusto ricco. Per aggiungere ancora più sapore e per rendere maggiormente croccante la superficie, possono essere amalgamate anche diverse tipologie di semi

Il lievito utilizzato in questo caso è quello di birra, mentre la farina è completamente integrale proprio per mantenere la purezza del composto. Per permettere all’impasto di raddoppiare il suo volume, sarà sufficiente farlo riposare per 3 o 4 ore.

Utilizzando il latte vegetale per spennellare i panetti, prima di essere infornati, il pane può rappresentare anche una notevole proposta vegana. Può essere apprezzata da questo tipo di pubblico anche per il ruolo fondamentale che rivestono le noci nella dieta vegana, impiegate come sostituto per diverse tipologie di proteine.

2. Impasto per pane nero di Castelvetrano

Partendo dagli ingredienti primari (acqua, sale e lievito naturale) si aggiunge la miscela di due tipi di farine, quella al grano duro siciliano e un tipo antico di frumento locale. In entrambi i casi si tratta di farine macinate a pietra e integrali. 

Quest’ultima viene chiamata Timilia, ricavata da un tipo di cereale particolare, una tipologia di frumento con cariosside scura, il quale è in grado di resistere molto bene alla siccità. Inoltre è noto per le sue proprietà benefiche che agiscono a livello del sistema cardiovascolare, oltre ad essere ricco di ferro. 

La produzione viene realizzata esclusivamente tramite macine a pietra e alla fine della macinatura si presenta con colore grigiastro. Il pane nero è originario di un piccolo paese in provincia di Trapani e dall’utilizzo di questa particolare farina che prende il suo nome, dato che contribuisce a conferirgli il tipico colore scuro alla crosta e alla mollica. 

Utilizzando il lievito naturale inoltre, dura a lungo e mantiene intatto il suo profumo inconfondibile e la sua morbidezza. La forma che bisogna realizzare è rotonda ed è fondamentale l’aggiunta dei semi di sesamo sulla crosta. Grazie al malto e alla farina di mandorla tostata, la composizione di questo pane viene notevolmente risaltata.

3. Impasto pane di castagne 

Un pane tradizionale considerato un simbolo della cultura contadina. Un impasto antico, elemento di spicco della cucina di montagna.

La variante più famosa e tradizionale è la Marocca, che viene prodotta in un unico forno a Regnano Casola. Alla base di questo preparato vi sono ingredienti come:

  • Farina di castagne;
  • Farina di grano;
  • Patate;
  • Acqua;
  • Lievito di birra;
  • Lievito madre;
  • Sale.

La farina di castagne deriva dai semi del castagno secchi ed è ricca di sali minerali come ferro, calcio, potassio, sodio e fosforo. Notevolmente, è consigliata a chi pratica sport o a chi è sottoposto a stress fisico, per via della ricchezza di fibre aiuta l’apparato intestinale, oltre ad avere un notevole impatto nella riduzione del colesterolo.

Il pane che ne deriva si presenta come scuro, compatto e dalla consistenza spugnosa. Il profumo di questo prodotto è inconfondibile e solletica il gusto dei clienti.

L’aggiunta delle patate ne facilita la lavorazione, ma per avere un risultato omogeneo e ben lavorato è necessario che venga utilizzata la giusta impastatrice per pane professionale, poiché la farina di castagne rallenta la lavorazione rendendo l’impasto molto compatto e poco malleabile.

Solitamente il rapporto corretto prevede che l’impasto sia composto da:

  • 60% di farina di castagne;
  • 40% di farina di grano tenero;
  • Acqua per il 60%;
  • 10% di patate lesse. 

Nella ricetta tradizionale le varianti si basano sull’aggiunta di acqua con latte o olio oppure, in rari casi, di entrambi. Prima di inserire il panetto nel forno, per agevolare la sua doratura si consiglia di spolverarlo con farina di mais.

Partendo dalla base tradizionale è possibile ottenere diverse tipologie di composto che possono variare di leggerezza e nel grado di preponderanza del gusto.

4. Impasto pane di solina

Così come si percepisce dal nome del prodotto in questione, il pane in solina viene realizzato con la farina di grano di solina, anche in questo caso si tratta di un pane antico e quindi la farina viene realizzata attraverso la macinazione a pietra

Questo tipo di grano è una varietà di frumento molto antica e i primi dati documentati circa la sua coltivazione risalgono all’inizio del XVI secolo in Abruzzo.

La sua produzione avviene particolarmente in zone fredde, le cui quote elevate permettono di donare le giuste condizioni volte ad esaltare la qualità della materia. L’altitudine riveste il ruolo di protagonista nella maturazione del grano il quale più viene coltivato ad altezze elevate più sarà di qualità maggiore.

Viste le attuali tendenze culinarie questo tipo di farina va valorizzato, in quanto presenta un basso contenuto di glutine ed è anche adatto alle diete proteiche per via dell’alta percentuale di proteine presenti nella sua composizione.

Attraverso l’uso dell’impastatrice per pane sarà possibile esaltare la consistenza morbida della farina e realizzare prodotti dal gusto casareccio. Avvalersi esclusivamente di questo tipo di farina per realizzare il pane permette di ottenere un prodotto autentico e dal sapore puro. 

La semplicità della ricetta si vede anche dagli ingredienti:

  • Farina di grano di solina;
  • Lievito;
  • Acqua;
  • Sale;
  • Miele.

Unica nota dolente, sono le 15 ore necessarie per il riposo e la lievitazione, ma proprio per questo potrebbe diventare l’aspetto caratteristica di una panetteria.

5. Impasto per pane alla curcuma

Il colore unico che permette di ottenere l’uso di questa spezia, salta immediatamente agli occhi dei clienti e li cattura per scoprirne la novità. Il sapore che emerge è un misto tra una delicata composizione di amaro e piccante.

La curcuma è una radice di origine indiana ed è conosciuta per le sue proprietà depurative e antitumorali, oltre ad essere considerata un antinfiammatorio naturale. 

L’aggiunta dei semi di papavero contribuisce ad apportare anche il giusto apporto di minerali vitamine, calcio e rame. Il mix degli ingredienti utilizzati per realizzare questo panetto permettono di conservarlo morbido e fragrante a lungo. 

In particolare, in questo caso, si preferisce utilizzare il lievito di birra, ma qualsiasi altro tipo aiuta la realizzazione del prodotto. L’impasto rimane liscio e corposo, una volta lavorato, ma è il colore giallo acceso della mollica che conquista lo sguardo dei clienti. 

Quindi gli ingredienti utilizzati sono:

  • Due tipi di farina molto lavorata;
  • Olio d’oliva;
  • Lievito di birra;
  • Curcuma;
  • Acqua;
  • Sale;
  • Semi di papavero.

L’impastatrice per pane professionale: lo strumento che risponde alle tue esigenze

L’utilizzo di questo macchinario a livello professionale permette di conferire all’impasto la giusta morbidezza e contribuisce ad aumentare la porosità del prodotto finale. Il movimento su cui si basa l’impastatrice per pane professionale è una spirale di acciaio che ruota intorno al suo asse verticale. Anche la vasca si muove in direzione opposta rispetto a quella della spirale in modo da aumentare la sua efficacia.

Le macchine destinate a questa lavorazione semplificano e diminuiscono il tempo necessario per la lavorazione, oltre ad aumentare la qualità degli impasti permettendo di diversificare l’offerta proposta. Attualmente il contributo fornito dall’impastatrice permette ai panettieri di essere competitivi sul mercato e di fornire un prodotto di grande qualità.

Un esempio di scelta accurata per ottenere lo stesso rendimento con piccole o grandi quantità di impasto è un’impastatrice che sia affidabile, durevole e composta con materiali di alta qualità, pensata per rendere facile anche la sua pulizia.

Per questo Italforni propone la sua Impastatrice GM, disponibile in diverse dimensioni, ciascuna perfettamente adattabile ad occasioni d’uso differenti.

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