Le agevolazioni industria 4.0 sono una ghiotta opportunità per rinnovare la propria attività, grazie al grande risparmio fornito dagli incentivi statali che ci consente di ridurre il costo di acquisto di nuovi strumenti.
Il modo per abbattere in maniera molto più consistente i costi di un rinnovo delle attrezzature è però rappresentato dalla possibilità di cumulare più fonti di agevolazioni sugli stessi acquisti, sfruttando sia le agevolazioni industria 4.0 che altri tipi di incentivi.
Esistono infatti diverse possibilità per risparmiare sull’acquisto di beni strumentali, cioè gli strumenti o le attrezzature che servono a produrre altri beni. Focalizzando l’attenzione sul settore della ristorazione, sono esempi di beni strumentali tutte le attrezzature della cucina che utilizziamo per preparare le nostre pietanze.
I prodotti Italforni per le cotture professionali sono strumenti che rientrano a pieno titolo nella categoria dei beni strumentali e possono quindi godere delle agevolazioni statali, come previsto dall’Allegato A della Legge n. 232 del 11/12/2016 («Macchine e impianti per la realizzazione di prodotti mediante la trasformazione dei materiali e delle materie prime»).
In questo articolo cercheremo di fare chiarezza su come sfruttare al meglio gli incentivi statali per rinnovare un’attività ristorativa.
Inizieremo parlando delle agevolazioni industria 4.0, chiarendo innanzitutto cosa si intende con tale termine e quali sono le caratteristiche che lo strumento da acquistare deve avere per poter essere incluso in questo tipo di incentivi. Proseguiremo poi parlando delle altre fonti di risparmio per rinnovare l’attività, ad esempio la legge «nuova Sabatini».
In seguito ci concentreremo sul discorso degli incentivi per l’acquisto di un forno professionale 4.0, vedendo quali sono le caratteristiche da ricercare in un forno per pizzeria, panificio, pasticceria o gastronomia che gli consentono di essere finanziabile con questo tipo di agevolazioni statali.
Daremo infine uno sguardo ai forni professionali innovativi introdotti da Italforni, accennando brevemente alle loro caratteristiche e spiegando come sfruttare le possibilità di integrazione in un sistema di ristorazione 4.0.
Perché approfittare del Piano Transizione 4.0
Prima di vedere come funzionano concretamente, iniziamo spiegando brevemente perché sono importanti le agevolazioni per l’industria 4.0, allargando il punto di vista sull’andamento economico di un Paese in generale.
Il Piano transizione 4.0, uno dei pilastri su cui si basa il Recovery Fund, è stato avviato con la Legge di Bilancio 2021 (Legge 178/2020). Esso include il prolungamento del Credito d’Imposta per le aziende che investono in beni strumentali che «favoriscono i processi di trasformazione tecnologica e/o digitale in chiave Industria 4.0». Cerchiamo di capire meglio di cosa si tratta.
Abbiamo accennato nell’introduzione che i beni strumentali sono quei beni che consentono di effettuare la produzione di altri beni o di erogare servizi. L’andamento del mercato dei beni strumentali è uno dei parametri principali per verificare e monitorare l’economia di un Paese ed ha un ruolo di primaria importanza nelle scelte di politica economica.
Se si vendono più beni strumentali infatti significa che ci sono più aziende che producono, creando quindi nuovi posti di lavoro, che vanno a loro volta a stimolare i consumi e a far crescere il benessere economico e sociale, perché ci sono più stipendi da spendere e un minor numero di disoccupati.
Se a questo uniamo il fatto di modernizzare le aziende, favorendo l’inserimento di strumenti interconnessi in un sistema di gestione digitale, possiamo capire l’importanza degli aiuti economici provenienti dall’Unione Europea.
Essa infatti finanzia con 24 miliardi di € il nostro Piano di Transizione 4.0 (oltre ai tanti altri soldi messi nelle altre azioni previste dal Recovery Fund), proprio per aiutare la nostra economia e quella degli altri Paesi europei non solo a riprendersi dalla battuta d’arresto causata dalla pandemia, ma soprattutto ad abbracciare le innovazioni digitali, che consentono di lavorare in maniera più efficiente e redditizia.
La transizione all’economia 4.0 è ormai nota come la quarta rivoluzione industriale, iniziata qualche anno fa grazie all’accessibilità di tecnologie come l’internet of things e l’intelligenza artificiale, che consentono di creare strumenti produttivi dotati di software avanzati, in grado di comunicare tra loro e di imparare da soli a lavorare in maniera più efficiente.
La digitalizzazione delle nostre vite sta cambiando l’intero sistema socioeconomico e digitalizzare un’azienda significa oggi introdurre strumenti e procedure che consentono di ottimizzare la gestione di ogni aspetto dell’impresa, apportando notevoli vantaggi sia economici che operativi.
I vantaggi della transizione di un’azienda all’economia 4.0 dipendono ovviamente dal settore in cui lavora e da che tipo di innovazione intende introdurre, ma le strade percorribili sono davvero infinite.
I vantaggi principali possono ad esempio riguardare l’aumento della produttività, un migliore controllo qualità, la riduzione degli sprechi, l’aumento della sicurezza dei lavoratori o la creazione di posti di lavoro più specializzati.
In conclusione del paragrafo possiamo focalizzare l’attenzione sul settore dei forni professionali, avendo chiarito il motivo per cui lo Stato paga fino ai tre quarti di un investimento per modernizzare ogni tipo di azienda, incluse pizzerie, panetterie, pasticcerie e industrie alimentari.
Un investimento su un forno modulare con comandi touch screen, programmabile da remoto e che consente un grande risparmio energetico è sovvenzionata cumulando diversi tipi di agevolazioni, cioè:
- Credito d’imposta fino al 50%
- Esenzioni IRAP e IRES (14%)
- Agevolazione del 10% per beni strumentali (Nuova Sabatini)
- Credito per il Sud per aziende con la sede nel meridione (arrivando ad un totale del 95% di agevolazione sull’investimento).
Vediamo nel prossimo paragrafo come si possono cumulare le diverse agevolazioni, entrando nel dettaglio di scadenze ed importi delle diverse iniziative.
Le agevolazioni dell’industria 4.0
Avendo parlato dell’importanza degli incentivi per la transizione all’economia 4.0, vediamo ora come funziona l’erogazione di questo tipo di contributi.
Le agevolazioni industria 4.0 per l’acquisto di beni strumentali sono erogate sotto forma di Credito d’Imposta, vale a dire sconto sulle tasse, che viene applicato nei tre anni successivi all’acquisto con rate di pari importo.
L’ammontare degli incentivi per i beni strumentali 4.0 è pari al 50% del costo per investimenti fino a 2,5 milioni, al 30% per costi tra i 2,5 e i 10 milioni e al 10% per investimenti tra i 10 e i 20 milioni di euro.
Esso si applica ai costi per investimenti sostenuti tra il 16 Novembre 2020 e il 31 Dicembre 2021, estendendosi ai beni consegnati fino al 30 Giugno 2022 a patto di avere un ordine accettato da parte di un fornitore e di pagare un acconto del 20% entro la fine del 2021.
Meglio affrettarsi però, poiché dal 2022 gli importi degli incentivi saranno leggermente ridotti, passando al 40% per investimenti fino a 2,5 milioni e al 20% per investimenti tra i 2,5 e i 10 milioni (restando invariati al 10% per investimenti da 10 a 20 milioni di €). Queste ultime cifre si riferiscono ad investimenti fatti dal primo Gennaio al 31 Dicembre 2022, oltre al prolungamento fino al 30 Giugno 2023 con un ordine accettato ed il 20% di acconto pagato entro la fine del 2022.
Per usufruire delle agevolazioni industria 4.0 è necessario che tutte le fatture di acquisto riportino l’esatto riferimento alle disposizioni dei commi da 1054 a 1058 dell’art.1 della Legge 178 del 30 dicembre 2020. L’agevolazione ha valenza annuale e si applica solo a beni strumentali nuovi ad alto contenuto tecnologico, che consentono di modernizzare l’azienda.
Il credito d’imposta ricevuto deve essere comunicato al Ministero dello Sviluppo Economico per il fine di monitoraggio, tramite una dichiarazione del rappresentante legale dell’attività in cui si dichiara che il bene 4.0 acquistato è interconnesso alla rete di fornitura o a quella di produzione, avendo quindi avviato la digitalizzazione di uno o più processi aziendali.
Inoltre, per gli investimenti superiori a 300.000 € è necessaria una perizia tecnica presso un ente certificatore accreditato dal MISE, mentre al di sotto di tale cifra non è necessaria.
Il Piano Transizione 4.0, oltre agli incentivi per i beni strumentali di cui abbiamo appena parlato, include anche altre opportunità per risparmiare su altri tipi di investimenti. Le altre misure riguardano ad esempio le agevolazioni per la formazione 4.0 per imprenditori e dipendenti, gli incentivi per la transizione ecologica o quelli per investimenti in ricerca e sviluppo.
Come aumentare il risparmio sui beni strumentali 4.0
Il Piano transizione 4.0 è ricco di opportunità per risparmiare sul rinnovamento dell’azienda, ma la vera occasione sta nella possibilità di sommare tali incentivi ad altre forme di sovvenzione, che consentono di ridurre notevolmente il costo di acquisto delle attrezzature.
Innanzitutto è molto importante il fatto che il credito d’imposta non concorra alla formazione del reddito, evitando quindi di pagare i contributi IRES e IRAP su tali entrate. Ciò permette un ulteriore risparmio diretto del 14%.
L’altra principale misura per agevolare gli investimenti in beni strumentali è nota come Legge Nuova Sabatini, che sostituisce i vecchi incentivi del super ed iper ammortamento, andando a modificarli ed ampliarli in ottica di innovazione per adattarsi al Piano Transizione 4.0.
La misura Nuova Sabatini prevede una collaborazione con il MISE, che sovvenziona in un’unica soluzione un contributo calcolato sul finanziamento da richiedere presso uno degli enti finanziari convenzionati per l’acquisto del bene strumentale. Le quote dell’incentivo per investimenti in beni strumentali 4.0 o green è pari a circa il 10% e sale al 15% per le imprese che investono nelle regioni meridionali.
Per fare un esempio riassuntivo prendiamo una pizzeria. Nel 2021 fa un investimento di 10.000 € per un nuovo forno elettrico 4.0, programmabile da smartphone che gli consente un notevole risparmio energetico.
Il credito d’imposta per i beni strumentali 4.0 consente di recuperare in tre anni il 50% del costo. A questi 5.000 € si aggiungono le esenzioni IRES e IRAP, che consentono di recuperare un ulteriore 14%, e il contributo fornito dalla Nuova Sabatini, per un ulteriore 10%, versato in un’unica soluzione nel primo anno di interconnessione del bene.
A conti fatti quindi, dopo tre anni il totale delle agevolazioni ammonta al 74% dell’investimento, riducendo il costo d’acquisto a poco più di un quarto (da 10.000 a 2.600 €).
Le soluzioni Italforni per le attrezzature 4.0
Italforni è da sempre pioniera nell’innovazione ed ha già presentato tre modelli di forno elettrico professionale per pizzeria che possono beneficiare delle agevolazioni industria 4.0, degli strumenti programmabili da remoto che potranno farvi lavorare molto più comodamente.
Oltre che per gli strumenti innovativi però è possibile usufruire delle agevolazioni anche per strumenti non 4.0, anche se la misura dell’aiuto in percentuale si riduce notevolmente. Non è detto infatti che per migliorare la propria attività è indispensabile dotarsi delle più sofisticate tecnologie, poiché sostituire uno strumento vecchio e problematico con uno nuovo è comunque un modo per lavorare in maniera più efficiente.
I nostri forni professionali per pizzerie, panetterie e pasticcerie sono una garanzia di qualità da molti anni, consentendo ai professionisti del cibo di lavorare in maniera più comoda ed efficiente, grazie ad uno strumento che fa risparmiare sui consumi e richiede pochissima manutenzione nel tempo.
Italforni si rivolge quindi a tutte quelle imprese che hanno bisogno di strumenti di cottura di qualità, cioè in grado di fornire ottime prestazioni per lungo tempo, a prescindere dalle funzionalità digitali che è possibile implementare.
Grazie alla vasta gamma di modelli possiamo venire incontro alle esigenze di moltissime attività diverse, ad esempio con:
- forni professionali per panifici
- forni per pasticcerie
- forni per gastronomia e ristoranti
- forni a tunnel più o meno grandi.
Oltre agli strumenti di cottura dedicati agli alimenti, realizziamo anche:
Nel nostro sito è possibile trovare ulteriori informazioni sui nostri forni professionali ed è inoltre possibile richiedere una consulenza personalizzata gratuita per una guida alla scelta del miglior forno professionale per la propria attività.
Contattaci per trovare la soluzione migliore per la tua attività e pagarla solo un quarto del prezzo di listino grazie agli incentivi statali. Risparmiare il 74% per modernizzare la tua attività con un forno professionale ad alto contenuto tecnologico è un’occasione da non perdere.
Non ci resta che salutarvi, rinnovando l’appuntamento sul nostro blog per numerosi suggerimenti sul mondo delle cotture professionali e consigliando caldamente di approfittare delle agevolazioni industria 4.0, poiché rappresentano una grande occasione per rinnovare la propria attività senza dover pagare una cifra molto elevata.