Ristorazione innovativa: impasti alternativi per pizza e pane ricercati

La ricerca di impasti alternativi per pizza è il punto di partenza per offrire delle novità ai nostri clienti, dei prodotti che si trovano difficilmente nell’offerta ristorativa e che possono contribuire a differenziarci rispetto alla concorrenza.

Se fino a qualche anno fa per lavorare bene era sufficiente offrire un buon prodotto ad un giusto prezzo, oggi questo è diventato il minimo indispensabile per sopravvivere. La clientela è infatti diventata sempre più informata ed esigente, alla costante ricerca di novità e di prodotti inusuali.

Concentrandoci sul mondo della panificazione, in questo articolo approfondiremo il tema degli impasti alternativi per pizza e pane.

Inizieremo approfondendo il discorso sulla possibilità di attirare clienti grazie all’offerta di prodotti ricercati, riuscendo così a soddisfare anche quelli più esigenti e a caratterizzare la nostra attività.

Proseguiremo poi con una serie di spunti per iniziare a sperimentare alcuni impasti alternativi per pizza, parlando sia dei diversi tipi di farina di grano tenero, che di pizze realizzate con farine di altri cereali, con farine di legumi o altri tipi di farine.

Concluderemo infine accennando alle possibilità offerte dalla gamma di forni professionali Italforni per pizzerie e panifici, per vedere come valorizzare al massimo i nostri impasti alternativi grazie ad uno strumento di cottura di eccellente qualità.

Come attirare i clienti con impasti alternativi per pizza e pane

L’attenzione alla qualità delle materie prime è da sempre il primo elemento fondamentale per riuscire ad offrire un prodotto di qualità. Partendo da questo presupposto, iniziamo dicendo che è possibile sviluppare prodotti eccellenti e ricercati, ben differenziati sul mercato rispetto alla pizza e al pane tradizionali, senza dover diventare scienziati delle farine più stravaganti.

Anche se intendiamo limitare la scelta delle farine per i nostri prodotti a quelle del tradizionale grano tenero, possiamo riuscire ad ottenere risultati eccellenti con un po’ di studio sulle lavorazioni e una maggiore attenzione nella scelta delle materie prime, ovviamente accettando il fatto di dover pagare un prezzo leggermente superiore per un prodotto di migliore qualità.

Riuscendo a sviluppare prodotti migliori sarà possibile aumentare leggermente i prezzi, a patto di aver messo a punto una gestione efficiente dell’attività e di dedicare delle attenzioni in più al marketing.

Questo tipo di azioni sono estremamente efficaci nel medio-lungo termine, poiché consentono di sviluppare il brand dell’attività ristorativa, un fattore fondamentale per innescare il meccanismo di generazione di nuovi clienti tramite il passaparola, che dovremo saper trattenere con l’eccellente qualità dei nostri prodotti.

Questi non devono solo essere buoni, ma è fondamentale che siano comunicati al meglio, anche istruendo il cliente, in modo tale da fargli percepire un prezzo medio più alto come non eccessivo rispetto alla qualità di ciò che ha mangiato.

Entrando nel cuore del discorso sugli impasti alternativi per pizza, diciamo subito che non basterebbero diversi libri per trattare esaustivamente l’argomento. L’obiettivo di questo breve articolo è quindi semplicemente stimolare la curiosità per un mondo sconfinato ed estremamente affascinante.

Le combinazioni possibili di farine per ottenere un impasto lievitato squisito sono infinite, anche solo limitandosi al mondo del grano. Esistono infatti centinaia di differenti varietà di farine di grano tenero o di semola di grano duro, che possono essere mescolate secondo i gusti più vari e possono dare vita ad impasti molto diversificati.

Allargando il campo di scelta possiamo includere le farine di tantissimi altri cereali, come il riso, il farro, il mais o la segale. Ognuna di queste farine ha le proprie particolarità, che riguardano sia l’aspetto organolettico del prodotto che vogliamo fare, sia vari aspetti legati alla gestione dell’impasto, come la creazione della maglia glutinica, il range di idratazione o gli effetti sulla lievitazione.

Volendo poi includere altri tipi di farine, tra le più utilizzate ci sono quelle di legumi, ad esempio la farina di ceci, di piselli, di fagioli o di lenticchie. Anche queste farine hanno le loro peculiarità che influenzano la riuscita di un impasto e a cui accenneremo più avanti.

Accenniamo infine all’utilizzo di farine alternative a quelle di cereali o legumi, che sono quelle più inusuali e meno conosciute, ma che possono dar vita a degli impasti straordinari. Ci riferiamo ad esempio alla farina di semi di canapa o all’aggiunta del carbone vegetale in polvere.

Questi tipi di farine innovative sono quelli che possono riuscire ad incuriosire maggiormente le persone, proprio per l’effetto novità e per il fatto che questi prodotti si trovano difficilmente.

Iniziare a studiare l’utilizzo di alcune delle farine che abbiamo citato può essere la svolta per un’attività ristorativa che ha bisogno di essere rinnovata, poiché può far cambiare radicalmente la percezione che le persone hanno di noi, se magari ci vedono come il solito forno o la solita pizzeria.

Iniziare a proporre impasti alternativi per pizza e pane può consentirci di attirare nuovi clienti, a cui magari piace anche la nostra versione tradizionale del pane o della pizza. Anche i clienti abituali però saranno favorevolmente colpiti dalla nostra voglia di creare e di innovare, anche se magari non apprezzeranno il nostro impasto particolare e rimarranno fedeli a quello tradizionale che amano.

Spunti per degli impasti per pizza alternativi

Iniziamo ora a vedere alcuni tipi di impasti alternativi per pizza e pane, potendo così mettere in pratica i consigli per attirare clienti a cui abbiamo appena accennato.

I tipi di impasti che andiamo a vedere sono stati distinti in base al tipo di farina (o mix di farine) che li caratterizza e sono:

  1. Farine di grano tenero integrali o semintegrali
  2. Farine di altri cereali
  3. Farine di legumi
  4. Farine alternative

Approfondiamo ora i diversi tipi di impasti che possiamo realizzare cambiando la farina protagonista.

1. Farine di grano tenero integrali o semintegrali

Le farine provenienti dal grano sono da sempre le più utilizzate per panificare, grazie alla loro grande diffusione e alle qualità particolarmente adatte alla creazione della maglia glutinica. Nel corso del tempo, l’industria alimentare ci ha abituato al consumo di farine molto raffinate, andando però a sacrificare le parti migliori del grano a livello nutrizionale (principalmente fibre, vitamine e sali minerali).

Solo negli ultimi anni si sta facendo largo la consapevolezza sulla qualità della farina di grano tenero, grazie a molti panifici e pizzerie che hanno iniziato ad introdurre impasti integrali o semintegrali.

L’utilizzo di farine meno raffinate consente infatti di ottenere impasti molto più ricchi da un punto di vista organolettico e nutrizionale, poiché utilizzando una farina meno lavorata potremo far sentire più facilmente il profumo del grano nei nostri prodotti.

Le farine di grano tenero di tipo 1 e 2 in particolare sono molto adatte per panificare, perché rappresentano una via intermedia, per caratteristiche di gusto e facilità di gestione dell’impasto, tra le farine 0 o 00 e quella integrale.

Le farine di tipo 1 e 2 sono infatti molto più profumate delle farine 0 o 00 e soprattutto hanno un maggior contenuto di proteine, il parametro principale che indica la forza della farina stessa e che ci consente di aumentare leggermente l’idratazione dell’impasto.
Rispetto alla farina integrale inoltre, le farine tipo 1 e 2 hanno minor contenuto di fibre, poiché queste sono per la maggior parte contenute nelle parti più esterne del grano, quelle che caratterizzano appunto la farina integrale.

La farina integrale, proprio grazie all’alto contenuto di fibre, è in grado di assorbire molta più acqua rispetto agli altri tipi di farina, richiedendo perciò tempi di maturazione molto più lunghi rispetto alle farine 0 o 00 ed una gestione manuale un po’ più impegnativa.

Ogni farina ha le sue caratteristiche e inoltre gli impasti sono nella maggior parte dei casi realizzati con un mix di due o più farine, proprio per bilanciare le differenti peculiarità di ognuna a seconda del tipo di impasto che vogliamo fare.

Le brevi considerazioni che abbiamo fatto fin qui possono servire solo come spunto per comprendere perché moltissime attività hanno iniziato da anni a proporre prodotti panificati realizzati con farine integrali o semintegrali.

Sono ormai diventati prodotti molto richiesti e rappresentano il primo passo per offrire un scelta in più ai propri clienti.

2. Farine di altri cereali

Allarghiamo lo sguardo oltre il grano parlando brevemente delle più comuni farine di altri cereali utilizzate per realizzare impasti alternativi per pizza e pane.

Le più comuni farine diverse dal grano sono la farina di riso e quella di farro:

  1. La farina di riso è raccomandata per le sue ottime qualità nutrizionali, poiché è ricca di vitamine e sali minerali e molto povera di sodio e colesterolo. Un aspetto molto importante è quello legato alla totale assenza di glutine nella farina di riso ed è quindi utilizzata nella produzione di prodotti per celiaci o intolleranti
  2. La farina di farro è una delle più antiche e dall’utilizzo più diffuso. Come la prima, è ricca di vitamine e sali minerali e povera di grassi, ma ha una quantità maggiore di fibre e di proteine, rendendola una farina particolarmente indicata per impasti ad alta idratazione e lenta lievitazione.

3. Farine di legumi

Passando ora alle farine di legumi, apriamo un altro mondo davvero vastissimo per quanto riguarda gli utilizzi in cucina.

I legumi più indicati per realizzare impasti alternativi per pizza o pane sono i ceci, fagioli, piselli e lenticchie, principalmente grazie al loro elevato contenuto di proteine, minerali e vitamine.

Le farine di legumi sono inoltre particolarmente gustose e versatili nell’utilizzo in cucina e possono essere utilizzate sia in purezza, per ottenere impasti senza glutine, che unite ad altri tipi di farine.

4. Farine alternative

Per concludere i nostri spunti per panificare con farine alternative, accenniamo alla farina di di semi di canapa e al carbone vegetale, due soluzioni per ottenere impasti insoliti e molto gustosi.

La farina di semi di canapa è ottenuta dalla macinazione dei semi di canapa sativa ed è utilizzata in modo molto versatile in cucina, grazie alle sue ottime qualità organolettiche e nutrizionali.

Oltre che molto profumata, la farina di canapa è infatti molto ricca di sali minerali, vitamine ed antiossidanti. Essa ha inoltre un altissimo valore proteico ed un generoso contenuto di fibre ed è per questo utilizzata in piccole percentuali nel mix di farine dell’impasto, risultando quindi un’ottima soluzione per ottenere un impasto semintegrale ad alta idratazione molto gustoso ed in grado di incuriosire i clienti.

Per concludere con i nostri spunti per ottenere un impasto alternativo per pane o pizza, accenniamo all’utilizzo del carbone vegetale in polvere. Questo prodotto è ottenuto dalla macinazione del carbone naturale, ricavato dalla cottura del legname.

Le principali caratteristiche del carbone vegetale sono quelle di favorire la digeribilità degli impasti a cui viene aggiunto e la capacità di conferire il colore nero agli impasti, riuscendo così a giocare cromaticamente con gli ingredienti per creare una pizza da mangiare con gli occhi.

Impasti innovativi e forno di qualità: la coppia vincente

Quello sugli impasti alternativi per pizza e pane è un mondo sconfinato, che abbiamo appena iniziato a vedere in questo breve articolo. Sperimentare con impasti insoliti può essere la svolta per rinnovare un’attività ed incuriosire i clienti, a patto però di fornire dei prodotti cotti alla perfezione.

Nel nostro sito è possibile consultare due guide molto utili per orientarsi nella scelta del forno professionale e per comprendere quali sono le caratteristiche da ricercare in un forno professionale di ottima qualità.

Dotarsi di uno strumento di cottura in grado di adeguarsi alla cottura di impasti diversi sarà molto utile per iniziare a sperimentare ricette alternative con farine insolite per i nostri prodotti lievitati.

Dobbiamo infatti tenere a mente che sarà necessario garantire la massima qualità di cottura possibile sia dell’impasto tradizionale che di quello innovativo, per non vanificare gli sforzi fatti per ottenere un buon prodotto con una cottura non all’altezza.

I forni professionali per panetteria e pasticceria Italforni hanno i vantaggi di versatilità, facilità di gestione e garanzia di eccellenti risultati, fondamentali per ogni attività che lavora nell’ambito della panificazione.

Non ci resta che salutarvi, sperando di aver stimolato la voglia di sperimentare impasti alternativi per pizza e rinnovando l’appuntamento sul nostro blog per numerosi consigli sul mondo dei forni professionali.

Come attirare clienti in pizzeria ed aumentare il fatturato in un anno

Dopo la brusca frenata causata dalla pandemia, molti imprenditori della ristorazione si chiedono ora come attirare clienti in una pizzeria per recuperare il terreno perduto e rilanciare la propria attività.

Il Covid-19 ha inoltre accelerato il processo di continuo cambiamento del contesto lavorativo e delle esigenze della clientela, causando quindi la necessità di aggiornamento per moltissime imprese in tutti i settori, ma specialmente nella ristorazione.

Per fare un esempio, la pandemia ha obbligato ristoranti e pizzerie a lavorare solo con asporti e consegne a domicilio, forzandoli ad abbracciare una tendenza che era comunque già in crescita negli ultimi anni.

Per aiutare i ristoratori ad affrontare i cambiamenti del mercato e a far crescere la propria attività, abbiamo realizzato questa breve guida con numerosi consigli per rinnovarsi ed attirare clienti in una pizzeria.

Per rilanciare la pizzeria sarà necessario lavorare su ogni aspetto dell’attività, in modo da riuscire ad attrarre nuovi clienti, soddisfarli appieno e farli tornare. Per riuscirci bisognerà però organizzarsi per aumentare la produzione oraria di pizze, per garantire un servizio veloce senza rinunciare alla qualità.

In questo articolo parleremo dei cambiamenti del mercato della ristorazione e di come affrontarli al meglio. Vedremo quali sono i fattori che premiano le imprese della ristorazione nella fase di rilancio post-covid, che riguardano la capacità di sfruttare gli spazi all’aperto, l’efficienza con take-away e delivery e la capacità di offrire servizi online ai clienti.

Approfondiremo poi il tema di come attirare i clienti in una pizzeria tramite l’utilizzo di strumenti digitali, come il sito web o i social media, che consentono non solo di raggiungere un vasto numero di persone, ma soprattutto di mostrare il nostro messaggio a quelli che hanno maggiori probabilità di diventare nostri clienti.

In seguito parleremo di come migliorare l’efficienza produttiva della pizzeria, riuscendo sia a lavorare di più, aumentando il fatturato, che a lavorare meglio, tramite un’organizzazione più efficiente. In questo punto sono coinvolti alcuni dei fattori che vedremo nel primo paragrafo, come l’efficienza nell’organizzare le consegne e nell’integrazione tra gli ordini da asporto e quelli della sala, ma parleremo anche di nuove strategie per diversificare l’attività.

Vedremo infine come aumentare la produttività della pizzeria grazie ad un nuovo forno professionale, che può essere non solo uno strumento di cottura ma anche una forte attrattiva per i clienti.

Le persone sono infatti molto affascinate dal processo di creazione del cibo ed amano le pizzerie con i forni a vista. Un forno che unisce grandi potenzialità di cottura con un design molto curato, in grado di trasmettere la passione che mettiamo nel nostro lavoro, può diventare una potente calamita per i clienti.

Le nuove regole del mercato della ristorazione per attirare clienti

Iniziamo osservando i cambiamenti che si sono imposti nell’ultimo periodo a causa della pandemia, dei fattori che ora sono diventati cruciali per riuscire a lavorare, poiché sono notevolmente premiati da parte dei clienti. Essi sono:

  1. Sfruttamento degli spazi all’aperto
  2. Gestione efficiente di take-away e delivery
  3. Offerta di servizi online

Approfondiamo brevemente i punti elencati.

1. Sfruttamento degli spazi all’aperto

La scienza ci dice che il rischio di contagio all’aperto è minore rispetto a quello in uno spazio al chiuso, motivo che ha costretto i ristoratori a lavorare prima solo con asporti e consegne a domicilio poi riprendendo il servizio ai tavoli ma solo negli spazi all’aperto.

Per questo motivo, la capacità di un’attività ristorativa di sfruttare al massimo i propri spazi esterni può essere un fattore di vantaggio competitivo notevole, sia nei confronti dei concorrenti che non hanno spazi all’aperto a disposizione, sia per coloro che li hanno ma non riescono a farli fruttare.

I consigli per sfruttare al massimo gli esterni del nostro locale di cui stiamo per parlare vanno ovviamente tarati in base al singolo caso, poiché dovremo parlarne in maniera piuttosto generica per riuscire ad essere utili a tutti.

Ogni attività ha infatti le proprie caratteristiche, che dipendono sia dal tipo di cucina che intendiamo proporre, ma anche dalla sua ubicazione e dallo stile che andremo a conferire alla nostra attività ristorativa.

Un primo spunto su come attirare i clienti in una pizzeria sfruttando gli spazi esterni riguarda ad esempio la capacità di disporre un maggior numero di tavoli allestendo delle zone prima non utilizzate. Anche il giardino sul retro può diventare un luogo accogliente in cui far mangiare i clienti con un po’ di lavoro ed un piccolo investimento.

Un altro riguarda chi ha abbastanza spazio all’aperto da decidere di allestire la pizzeria all’esterno, ad esempio perché ha problemi di spazio nella cucina interna. In questo caso, la cucina guadagnerà spazio, i pizzaioli saranno grati di avere più aria (ma dovranno stare più attenti a ciò che fanno e dicono), e soprattutto i clienti saranno appagati dall’osservare il processo di creazione del cibo, come abbiamo accennato nell’introduzione.

2. Gestione efficiente di take-away e delivery

Un grande cambiamento favorito dalla pandemia è rappresentato dal grande aumento di lavoro tramite take-away e delivery, poiché nella maggior parte dei casi e per diversi mesi è stato l’unico modo per poter lavorare.

Riuscire a gestire gli ordini da asporto può essere complicato, poiché spesso tendono ad accumularsi tutti alla stessa ora. In questi casi è opportuno cercare di scaglionare le prenotazioni il più possibile, in modo da non trovarsi a fare troppe pizze tutte insieme, che potrebbe causare un ritardo nel servizio.

Va inoltre considerato che i clienti sono di solito meno tolleranti per il ritardo di un asporto o di una consegna a domicilio, rispetto all’attesa al tavolo (dove intanto possono ordinare da bere o stuzzicare qualcos’altro nell’attesa della loro pizza).

Per quanto riguarda le consegne a domicilio, è possibile scegliere se affidarsi a piattaforme esterne (come Just Eat o Deliveroo) o se organizzare in proprio anche la logistica del delivery.

Entrambe le soluzioni presentano vantaggi e svantaggi: organizzare le consegne internamente è molto più impegnativo a livello di gestione (dobbiamo provvedere al mezzo e alla persona), ma ci consente di mantenere una relazione più stretta con il cliente ed una marginalità maggiore sull’incasso.

D’altro canto, affidarsi a piattaforme esterne ci elimina l’onere gestionale e ci apre al mercato di tutte quelle persone che scelgono su queste app cosa mangiare, una scelta che in certi casi può rivelarsi una fonte di ordini davvero consistente (ad esempio nelle città grandi o molto turistiche).

3. Offerta di servizi online

Il terzo punto che approfondiamo sui cambiamenti del mercato della ristorazione riguarda come attirare clienti in una pizzeria con strumenti innovativi, che riguardano l’offerta di servizi online e l’integrazione tra esperienza fisica e digitale.

Chi gestisce un locale sa che è più facile far tornare un cliente soddisfatto che attirarne uno nuovo, ma la digitalizzazione della ristorazione ci apre oggi delle porte praticamente ancora inesplorate in Italia, fino a pochi anni fa.

Stiamo parlando di tutto quello che riguarda il mondo del marketing sul web, ovvero la creazione di una presenza digitale tramite strumenti come il sito, l’app o i canali social, che sono ormai diventati dei requisiti imprescindibili non solo per raggiungere nuovi potenziali clienti ma anche per comunicare con i nostri clienti abituali.

I servizi più innovativi possono riguardare ad esempio la geolocalizzazione del corriere per il cliente che aspetta la pizza a casa, oppure la possibilità di ordinare direttamente dal sito, in modo da ottenere i dati dei nostri clienti e riuscire così a prevedere quante e quali pizze andremo a fare ogni giorno.

Come aumentare la produttività (e il fatturato) della pizzeria

Dopo aver visto come attirare clienti in una pizzeria sfruttando i cambiamenti del mercato della ristorazione passiamo ora ad illustrare come aumentare la produttività della pizzeria.

Per riuscire a soddisfare la domanda crescente dobbiamo imparare non solo a lavorare di più, ma a farlo in maniera più efficiente. In altre parole, il nostro obiettivo è aumentare il lavoro senza che questo implichi un notevole aumento di fatica.

Per farlo dobbiamo mettere l’attenzione su alcune questioni che riguardano sia la gestione della pizzeria in senso stretto, che la gestione dell’attività ristorativa più in generale. Un fattore cruciale che questi due ambiti condividono è rappresentato dalla scelta di personale qualificato, importante tanto in sala quanto in cucina.

Avere un pizzaiolo più veloce è senz’altro la prima strategia a cui si pensa per aumentare la produttività della pizzeria, poiché è una delle più efficaci. Tuttavia, oltre al fattore stipendio che deve riflettere una competenza ed una professionalità maggiore, anche il pizzaiolo più bravo del mondo sarà rallentato in una pizzeria scomoda o male attrezzata.

Lo stesso discorso vale per il personale di sala. Avere un responsabile delle prenotazioni in grado di scaglionare gradualmente gli ordini da asporto e di integrarli in maniera comoda con gli ordini dei tavoli può facilitare notevolmente il lavoro in pizzeria. Ciò contribuisce quindi all’aumento di produttività dell’attività e ci consente di soddisfare più clienti in meno tempo, senza dover abbassare gli standard qualitativi, come abbiamo accennato nel paragrafo precedente.

Uno spunto differente per aumentare il fatturato di un’attività ristorativa può essere quello della diversificazione del business in attività parallele al servizio tradizionale. Ci riferiamo ad esempio a quelle realtà affermate che iniziano ad organizzare (e vendere) corsi di cucina o panificazione, in presenza e online.

Questo tipo di attività si svolge di solito negli orari in cui il locale è chiuso per non interferire con la preparazione del servizio. È possibile quindi considerarlo un vero e proprio secondo lavoro, portando avanti un progetto che si lega con la pizzeria solo per gli aspetti di comunicazione e di costruzione del brand ma non negli aspetti operativi. In altre parole, questo tipo di attività non va a modificare il nostro modo di svolgere il lavoro principale ma può rappresentare una fonte di incassi aggiuntiva.

Un’altra attività parallela può essere quella del foodtruck, una cucina o una pizzeria su ruote che ci consente di raggiungere le persone nei luoghi di maggiore afflusso, invece che far venire loro nel nostro locale.

In questo caso, per via dei limiti di spazio e di attrezzature tipici di queste soluzioni, si è soliti organizzare il lavoro facendo tutte le preparazioni nel locale in modo da avere pochissime necessità operative per fare un servizio itinerante.

Le idee che vi abbiamo appena proposto possono contribuire al progetto di rilancio della vostra attività ristorativa, ma se vogliamo focalizzare l’attenzione sulle pizzerie non possiamo non parlare di una delle soluzioni più efficaci per aumentare la produttività, cioè l’investimento su un nuovo forno professionale, che andiamo ora ad approfondire.

Come scegliere un nuovo forno professionale per attirare clienti

I parametri di valutazione coinvolti nella scelta del nuovo forno professionale per la propria pizzeria possono essere estremamente variegati. Nella maggior parte dei casi, essi possono riguardare la scelta di cambiare il combustibile che alimenta il forno, la disponibilità di spazio per l’installazione di un modello più grande o la scelta di lavorare con il forno a vista dei clienti.

A seconda del caso specifico, questo tipo di scelte può consentire di aumentare la produttività e il fatturato della pizzeria.

Con un nuovo forno a gas al posto di un forno elettrico un po’ datato possiamo ad esempio raggiungere temperature di cottura più elevate senza avere un alto costo di gestione, in modo da ridurre il tempo di cottura delle pizze ed aumentare così la velocità del servizio.

Per fare l’esempio opposto, molte pizzerie potrebbero decidere di cambiare un vecchio forno a gas o a legna con un forno elettrico professionale di ultima generazione.

Strumenti di cottura innovativi, come i nostri Bull, Diamond e Visor, racchiudono il meglio della tecnologia per migliorare l’efficienza termica (temperature alte e costanti con un consumo contenuto di energia) e facilitano il lavoro in pizzeria oltre ad avere un design moderno ed accattivante.

Soprattutto per chi lavora con il forno a vista infatti, un ottimo modo per aumentare la produttività e contemporaneamente attirare i clienti è quello di scegliere un forno professionale di design.

Per fare un ultimo esempio, nei casi in cui si ha bisogno di un grande salto in termini di produttività, molte pizzerie possono decidere di dotarsi di un forno a tunnel, uno strumento di cottura in grado di facilitare il lavoro dei pizzaioli e quindi di velocizzare il servizio, grazie ad una sua gestione più facilitata.

La gamma Italforni dedicata ai professionisti della ristorazione consente ad ogni tipo di pizzeria di trovare il modello perfetto per le proprie esigenze, sia in termini di spazio (con modelli molto grandi e altri più contenuti), che di caratteristiche delle cotture.

Sul nostro sito è inoltre possibile scaricare delle guide specifiche per ogni tipo di attività, che spiegano come scegliere il forno professionale e le caratteristiche che non possono mancare in un forno professionale di ottima qualità.

Non ci resta che augurarvi di trovare il forno perfetto per le vostre esigenze, riuscendo a ripartire a pieno ritmo dopo la frenata subita negli ultimi mesi.

Futuro, design e innovazione tecnologica a Sigep 2021

SIGEP 2021: un evento che non puoi perderti

In occasione del SIGEP 2021 — 42° Salone Internazionale Gelateria, Pasticceria, Panificazione Artigianali e Caffè, ITALFORNI, da sempre rivolta al futuro e all’innovazione, ha deciso di partecipare al «primo evento digitale per il Foodservice».

SIGEP EXP è la prima piattaforma digitale dedicata agli operatori del FOOD e del settore HO.RE.CA che nei giorni 15-16-17 Marzo 2021 avranno la possibilità di incontrare le aziende leader di settore attraverso webinar, workshop, video-chat e virtual meeting durante le quali scoprire le ultime novità di prodotto e servizio.

ITALFORNI ha voluto fare un ulteriore passo avanti, nei confronti dei propri clienti nazionali ed internazionali, lanciando «INSIDE» il nuovo programma di consulenza digital nei 3 giorni di fiera, che porterà alla scoperta dell’azienda direttamente dall’interno.

Sarà infatti possibile visitare virtualmente lo SHOWROOM AZIENDALE ed insieme al Team ITALFORNI scoprire le ultime novità attraverso consulenze personalizzate.

All’interno nel nuovo LABORATORIO AZIENDALE assistere a prove di cottura in real-time con i nostri tecnologi per scoprire le performance e l’efficienza dei nostri forni per pizzeria, panetteria, pasticceria e gastronomia.

Infine insieme ai nostri CHEF vivere l’esperienza dei workshop culinari dedicati alle varie pietanze regionali, in streaming minuto per minuto.

«INSIDE» il nuovo progetto di consulenza digital di ITALFORNI.

Vieni a scoprire la nostra azienda direttamente dall’interno, durante i 3 giorni del Sigep 2021, attraverso la piattaforma SIGEP EXP.

ISCRIVITI A SIGEP EXP

Eventi e fiere per la ristorazione che nessun professionista dovrebbe perdere


Gli eventi fieristici erano e sono un appuntamento ancora molto importante per gli operatori di svariati settori industriali, a dispetto di quanto si possa pensare. Non è strano presumere che, di fronte alle possibilità offerte dalla tecnologia digitale attuale, l’appuntamento in fiera finisca per essere ritenuto ai più come desueto e inutile, con dei costi che non sempre sono giustificabili al 100%. Se quest’ultima affermazione è in piccola parte condivisibile quando si parla di grandi realtà aziendali, già ben conosciute a livello nazionale e internazionale, non lo è in nessun modo per le piccole medie imprese sempre alla ricerca di visibilità, nuovi clienti e partnership fruttuose volte a potenziarne il business.

Circoscrivendo il discorso è possibile fare la medesima constatazione anche per quanto riguarda eventi e fiere per la ristorazione, un punto di incontro fra il settore alimentare (nel senso più ampio del termine) quello dell’accoglienza turistica e quello dei macchinari per la lavorazione e cottura degli stessi alimenti. A prescindere dalla loro portata (nazionale, continentale o mondiale), queste manifestazioni fieristiche rappresentano un’opportunità di crescita per l’azienda che esula dalla presentazione, dall’engagement e dalla fidelizzazione che un sito o i social media possono portare all’impresa (se ben costruiti e gestiti).

Sono diversi i vantaggi apportati dagli eventi e dalle fiere cui gli strumenti digitali e la rete non possono sopperire, dato che poggiano in prevalenza sulle pubbliche relazioni e sul fatto che l’aspetto umano (e la fiducia che esso può generare) rimane il fattore più determinante nello sviluppo di una realtà imprenditoriale: il resto sono “solo” strumenti in grado di ottimizzare il lavoro. Vediamo dunque questi diversi aspetti per comprendere i motivi per cui è importante presenziare agli eventi di settore: risulterà essere un vademecum ideale per scoprire poi l’elenco degli eventi e fiere per la ristorazione di maggior rilievo per chi opera in questo segmento industriale.[/vc_column_text][vc_empty_space height=»2px»][vc_column_text]

Eventi e fiere per la ristorazione: i motivi per cui vale la pena partecipare

Networking: creare una rete

Il motivo più basilare per dare ragione della presenza in fiera di più aziende possibili. Fare networking significa sfruttare le opportunità di incontro “fisico” generate da questi eventi fra tutti gli operatori per implementare le possibilità di business e quindi ampliare il giro di affari. Magari trovando anche nuovi fornitori.

Far fruttare lo scambio di conoscenze

Lo scambio di conoscenza sperimentabile all’interno di un evento fieristico comporta aspetti molteplici che mettono al centro non la singola azienda, ma l’intero settore. Può voler dire confronto con la concorrenza e con realtà similari, scambio di strategie, know how e visioni di mercato. Inoltre dai nuovi rapporti possono nascere collaborazioni volte a migliorare entrambi i protagonisti.

Ampliare il parterre di clienti

Una rete capace di generare uno scambio di conoscenze ma anche e soprattutto in grado di incrementare il parco di clienti dell’azienda, e di conseguenza il fatturato. Le fiere possono rappresentare un’opportunità unica per presentarsi ed entrare in contatto con potenziali clienti che, magari, non conoscevano nemmeno una determinata azienda. Attraverso il contatto di persona si può anche coltivare il fatturato.

Fare il primo passo in nuovi mercati

Questo è un aspetto che diventa ancora più rilevante in occasione di eventi internazionali. Non è strano infatti vedere l’esordio di un’impresa specializzata nell’ambito della ristorazione (come per altri settori) fare il proprio ingresso in un nuovo mercato attraverso la partecipazione a una importante manifestazione fieristica. Rappresenta un primo ideale approccio per relazionarsi con operatori e dinamiche sconosciute, interagendo con essi e mettendo in mostra il proprio valore al di fuori del proprio consueto target territoriale.

Mettere alla prova l’immagine del brand per migliorarla

Partecipare a una fiera di settore vuol dire mostrare il meglio della propria impresa, mettendo in luce l’identità del brand, i suoi valori e le sue qualità. Elementi che si dovranno riflettere nell’accoglienza ai visitatori (clienti e fornitori) e che aiuteranno a fornire un feedback utile a migliorare l’immagine del proprio business, oltre che lo stesso.

Sei interessato agli eventi fieristici per la ristorazione?

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Eventi e fiere per la ristorazione: gli imperdibili in Italia

SIGEP (Rimini)

Il SIGEP, ovvero il Salone Internazionale Gelateria, Pasticceria, Panificazione Artigianali e Caffè, nel 2019 ha raggiunto la sua 40esima edizione e rappresenta un appuntamento nazionale ed europeo di importanza strategica primaria. Materie prime, ingredienti, tecnologie e attrezzature, arredamento e servizi riguardanti le filiere in oggetto sono le protagoniste del SIGEP. Nell’ultima edizione ha superato le 200.000 presenze complessive, annoverando quasi 33mila 32.848 buyers esteri provenienti da 185 Paesi nel mondo.

VINITALY (Verona)

Un’altra delle eccellenze fieristiche storiche del nostro paese, il Salone internazionale dei vini e distillati è in auge dal 1967 e vanta un’impronta fortemente internazionale. L’edizione 2018 ha registrato numeri record secondo quanto riportato dall’organizzazione: in 4 giorni di manifestazione hanno esposto più di 4000 aziende provenienti da 36 paesi nel mondo, annoverando oltre 32000 operatori esteri (accreditati da ben 143 paesi). E il segmento Ho.Re.Ca. è uno dei più coinvolti.

HOST (Milano)

Altro punto di riferimento storico italiano fra gli eventi e fiere per la ristorazione, la manifestazione di Milano ha toccato lo scorso anno le 41 edizioni e ricorre ogni 2 anni. Host — Equipment, Coffee and Food è una piattaforma che si rivolge agli operatori dei settori Ho.Re.Ca., foodservice, retail, GDO e hotellerie, proponendo una panoramica riguardante materie prime, semilavorati, macchinari e attrezzature, arredi. La fiera ha raggiunto uno status internazionale di grande rilievo, tanto da catalizzare l’attenzione e partecipazione di 177 paesi nel mondo tra operatori, espositori e visitatori.

Eventi e fiere per la ristorazione immancabili oltreoceano

Nafem Show (USA)

La NAFEM (North American Association of Food Equipment Manufacturers) è un’associazione statunitense operativa dal 1948 che cura gli interessi di oltre 500 produttori di forniture e attrezzature per la ristorazione. Tra le iniziative portate avanti c’è anche un appuntamento fieristico di grande rilevanza a cadenza biennale, il Nafem Show, che quest’anno ha avuto luogo a Orlando (l’edizione prossima è programmata per il 2021 a New Orleans). Per chi opera in nord America o intende entrarci è una manifestazione quasi necessaria.

International Pizzaexpo (USA)

L’International Pizzaexpo di Las Vegas è ritenuta tra le fiere business to business più importanti a livello globale per quanto riguarda il mondo della pizza. Ha iniziato il suo percorso nel 1985 e propone numerose attività, show, seminari e corsi. Funge da piattaforma base per altre due manifestazioni fieristiche: il Pizza & Pasta Expo e il Artisan Bakery Expo. L’evento è legato alla National Association of Pizzeria Operators.

NRA Show (USA)

Come per il Nafem Show anche questo appuntamento b2b è legato a un’associazione americana, la National Restaurant Association, la più grande al mondo per quanto riguarda la ristorazione grazie ai suoi oltre 500.000 associati. Lo Show di Chicago ovviamente rappresenta una delle proposte associative più importanti e quest’anno festeggia addirittura il centenario. Il valore impressionante del singolo evento e la portata immensa dell’associazione che lo organizza ne fanno un evento davvero irrinunciabile per chi opera nella ristorazione.

Per chi guarda al mercato asiatico (e non solo)

FHA — Singapore

Food and Hotels Asia (FHA) è una manifestazione fieristica con cadenza biennale che rappresenta un riferimento indiscusso per quanto riguarda il mercato asiatico, con un’impronta internazionale forte (nell’ultima edizione erano circa 4000 gli espositori esteri provenienti da 70 paesi nel mondo). Cibo e bevande, attrezzature e accessori, arredamento e tecnologie: FHA copre ogni aspetto del mondo della ristorazione. Per il 2020 l’organizzazione ha annunciato un’evoluzione, separando in due differenti fiere unite dalla medesima piattaforma: FHA-HoReCa e FHA-Food & Beverage, con l’obiettivo di migliorare l’esperienza, l’offerta e le opportunità di business per tutto il segmento industriale.

Thaifex — World of Food Asia — Bangkok

Tra gli eventi e fiere per la ristorazione internazionali citati non è forse uno dei più imperdibili, ma assume una notevole rilevanza fra le realtà imprenditoriali che hanno in programma di fare il loro ingresso nel sud est asiatico: Thaifex in questo caso è la porta da aprire. A livello alimentare è considerata una delle più grandi esposizioni di cibo al mondo, ma il concept della piattaforma è multiforme e abbraccia diversi aspetti del mondo della ristorazione: nuove tecnologie, macchinari di vario genere, attrezzature.

GulfHost — Dubai

GulfHost (Gulfood hospitality and Foodservice Expo) è una neonata manifestazione fieristica internazionale dedicata al mondo della ristorazione e dell’ospitalità. Nella sua prima edizione ha registrato più di 2500 espositori provenienti da ogni parte del mondo. Il rilievo ottenuto fin da subito si aggiunge alle potenzialità offerte dal prossimo Expo 2020, in programma proprio a Dubai, che favorirà l’ingresso di più di 20 milioni di visitatori nell’emirato. Senza contare poi la capacità di investimento del paese ospitante, che è facile presupporre saprà far crescere in maniera impressionante l’evento in questione.

FOODSERVICE Australia

Per chi invece rivolge i propri interessi di business all’Oceania (e in parte alle nazioni asiatiche del sud) si può guardare al FoodService Australia, la rassegna dedicata al mondo della ristorazione in programma nella città di Melbourne. L’evento è specificatamente b2b e si rivolge ad aziende e professionisti nel mondo della ristorazione.

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Il forno Diamond conquista lo “Smart Label” ad HOST 2017

Diamond, la novità di prodotto di Italforni Pesaroha ottenuto oggi il prestigioso riconoscimento internazionale all’innovazione nel settore dell’ospitalità “Smart Label” in occasione di HOST 2017.


Smart Label, promosso da Host Fiera Milano, in collaborazione con POLI.design, ha selezionato i
prodotti migliori con le caratteristiche più distintive per funzionalità, tecnologie e sostenibilità ambientale.

Grazie alla sua particolare forma cilindrica infatti, Diamond conferisce all’intero locale prestigio e riconoscibilità, diventando l’elemento centrale dell’intero ambiente. L’intera linea è stata concepita dal designer Matteo Beraldi per soddisfare il nuovo trend che si sta affermando nel mondo dell’ospitalità: quello della cottura a vista.

Design e tecnologia uniti in un unico prodotto per garantire all’operatore un’importante riduzione del consumo di energia e facilità di utilizzo. Oltre che un prezioso contributo alla protezione dell’ambiente, grazie al rivestimento in materiali 100% riciclabili.

Il riconoscimento ottenuto e la partecipazione alla fiera HOST testimoniano la crescita di Italforni Pesaro, da sempre impegnata nella ricerca, nello sviluppo e nel rispetto dell’ambiente.

Innovazione testimoniata anche dal recente ampliamento di gamma del forno Bull, il primo forno al mondo totalmente rivestito in vetro temperato e colorato. Quattro nuovi modelli, “S”, “M”, “L”, “XL” in grado di soddisfare le esigenze di qualsiasi operatore.

Italforni Pesaro a HOST 2017

Vi aspettiamo a Milano dal 20 al 24 ottobre a HOST 2017! Appuntamento al pad. 3, stand L43 — M42.

Quest’anno la nostra partecipazione a salone internazionale per eccellenza rivolto ai professionisti del mondo Ho.Re.Ca. sarà ricca di novità e innovazione!

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Italforni Pesaro al Gulf Host 2017 di Dubai

Dal 18 al 20 settembre saremo presenti al GulfHost di Dubai!

GulfHost è l’evento internazionale rivolto ai professionisti della ristorazione, delle attrezzature per il food e dell’ospitalità.

Vi aspettiamo con i nostri forni professionali per pizzeria e pasticceria e per la ristorazione presso lo Sheikh Saeed Hall, Stand S-A50

Il forno Bull e il forno Tunnel protagonisti al Foodservice Australia 2017

Si è da poco concluso Foodservice Australia show di Melbourne, la fiera dedicata ai professionisti del settore Ho.Re.Ca. che ha registrato quest’anno un record di visitatori, eventi ed espositori.

Per noi di Italforni è stata un’occasione importante per continuare e consolidare il nostro processo di crescita della nostra azienda nei mercati internazionali; ad oggi infatti esportiamo in oltre cinquanta Paesi del Mondo.

Forni che hanno ottenuto l’ottimo riscontro degli addetti ai lavori che hanno visitato il nostro stand, in particolare: il forno Bull, il primo forno al mondo totalmente rivestito in vetro temperato colorato e il forno Tunnel, l’unico tunnel che cuoce direttamente su pietra refrattaria.

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